sabato 16 marzo 2013

MASTER GAMES A TORINO

Pleasant Sunday morning - getting ready for the World Masters Games
foto bazzat
Torino non smette mai di stupire

Un agosto veramente speciale "altro che infradito, mare ..." quest'anno l'estate a Torino sarà caldissima ma soprattutto affollatissima con il Master Games. Non è vero sport, è folclore, diceva qualcuno. Sbagliava: i World Masters Games rischiano di diventare il più grande evento - in termini di partecipanti, pubblico e ricadute turistiche - del 2013. 

Partiti in sordina - e non senza pessimismo, ché il budget a disposizione degli organizzatori è un quarto di quel che si pensava e un quinto di quanto è stato speso quattro anni fa a Sydney - i Masters Games, che si svolgeranno nella prima metà d’agosto, hanno cominciato a scaldare i motori. E macinare numeri: 6500 atleti già iscritti (e paganti), altri 3 mila che hanno compilato i moduli e devono soltanto versare la quota.

Questa è la vera forza della natura impressionante senza quasi promozione né marketing i giochi per atleti over 30 (limiti d’età non ce ne sono, se non per poche discipline) stanno richiamando migliaia di persone da mezzo mondo: solo a gennaio hanno confermato la presenza 2 mila persone. Di questo passo, a giugno - quando scadrà il termine per le iscrizioni, la soglia di salvezza fissata dagli organizzatori - 15 mila atleti - sarà superata. E Torino si avvicinerà ai numeri delle edizioni precedenti: 18 mila a Edmonton, in Canada, nel 2005; 22 mila a Sidney, Australia, quattro anni fa.

Da lontano Non è un caso se Canada e Australia la stanno facendo da padroni. Questi due paesi, finora, hanno calamitato oltre un terzo degli iscritti «definitivi»: 1186 australiani, 1400 canadesi. E ancora: 405 statunitensi, 209 brasiliani, 95 neozelandesi, 47 sudafricani. Gli extraeuropei a oggi sono l’84 per cento degli iscritti. E gli altri europei? A parte 201 russi, per ora se la prendono con comodo: 72 tedeschi, 21 francesi, 28 ungheresi, 43 britannici. Quanto agli italiani sembrano freddini: appena 99 iscritti, il due per cento del totale. È una distorsione ottica, però: l’esperienza di queste manifestazioni insegna che i primi a iscriversi sono coloro che vengono da lontano e hanno bisogno di molto tempo per organizzarsi. Nei prossimi mesi - almeno, così sperano gli organizzatori scatterà la carica degli europei e degli italiani.

La crisi non risparmia nessuno 
Come si riuscirà a gestire un esercito di atleti e accompagnatori con appena 4,3 milioni di euro è un bel rebus. Oltretutto solo Regione e Comune stanno mantenendo le promesse; il contributo della Provincia è ancora in bilico, dovevano essere 500 mila euro, ma le cifre sono incerte. 
Gli organizzatori non sembrano spaventati.


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